3 sfide che le personalità giudicanti affrontano segretamente

Le persone classificate come "giudicanti" sembrano spesso avere tutto sotto controllo, cosa che a prima vista li rende perfetti in ruoli organizzativi.

Tra liste, agende organizzatissime e la capacità di prendere velocemente sempre la decisione migliore (o almeno così pare) i giudicanti sembrano perfetti per guidare i più disorganizzati percettivi.

Ma è davvero così?

La vita dei giudicanti non è sempre rose e fiori, e a volte sono proprio i loro tratti da molti considerati positivi a portare loro stress e problemi.

Cosa significa essere tipi giudicanti?

Iniziamo con un po’ di teoria: cosa significa essere giudicanti?

No, i tipi giudicanti non sono composti da persone che “giudicano” gli altri.
Si definiscono giudicanti quei Tipi che finiscono con la lettera J, dall'inglese "judging".

Sono quindi giudicanti i tipi ISTJ, ISFJ, INFJ, INTJ, ESTJ, ESFJ, ENFJ, ENTJ.

La J è in opposizione alla P (perceiving) nella quarta dicotomia dell’acronimo MBTI.

Questa dicotomia indica quale sia la prima funzione cognitiva estroversa nello stack cognitivo di ogni Tipo psicologico.
Quando interagiscono col mondo esterno, i tipi giudicanti (quelli il cui acronimo MBTI termina con J) tendono a utilizzare primariamente la loro funzione giudicante, cioè Te (Pensiero Estroverso) o Fe (Sentimento Estroverso).

Le differenze con i tipi percettivi

Ovviamente ogni tipo è unico nel suo genere, ma generalmente i tipi giudicanti hanno in comune la tendenza a:

  • seguire piani prestabiliti;
  • essere molto organizzati sia sul posto di lavoro che nel tempo libero;
  • essere in grado di prendere decisioni con facilità;
  • dare precedenza al dovere che al piacere;
  • mantenere la concentrazione finché non hanno finito ciò su cui stanno lavorando.

All’opposto, i tipi percettivi rispondono molto di più allo stereotipo dello spirito libero.

Non amano essere troppo organizzati, sono pronti a essere flessibili e cambiare piani anche a progetto iniziato e sono molto più disposti a delegare le decisioni che devono prendere.

A prima vista, quindi, i tipi giudicanti sembrano decisamente più votati al successo dei tipi percettivi, che rischiano di pagare caro il prezzo della loro disorganizzazione.

Se quindi un tipo giudicante può più facilmente diventare avvocato, imprenditore o semplicemente mantenere gli impegni presi in precedenza, questi aspetti positivi spesso pongono delle sfide che possono risultare anche stressanti.

Tre sfide che le persone giudicanti devono spesso affrontare

Se in questo mondo sempre più di corsa in cui essere organizzati è sicuramente una virtù i tipi giudicanti si possono sentire decisamente a loro agio, a volte il rovescio della medaglia si fa sentire.

Anche se non lo mostrano facilmente, spesso i tipi giudicanti si ritrovano infatti ad affrontare tre grosse sfide che possono provocare stress e possono portare a fare scelte sbagliate per la loro salute mentale e fisica.

1. Il loro tempo libero scarseggia

Le persone più organizzate, che sanno cosa faranno in ogni ora della loro giornata dovrebbero essere quelle con più tempo libero, giusto? Spesso non è così.

Un’agenda ben organizzata può sicuramente aiutare a portare a termine impegni e lavori entro un determinato orario e dedicare il resto del tempo a hobby, amici e parenti.

Purtroppo però questa passione dei soggetti giudicanti per l’organizzazione quasi maniacale del loro tempo può portare all’effetto opposto. Il loro tempo libero sembra essere inesistente!

Ciò è dovuto dal fatto che per i giudicanti, in linea di massima, l’agenda deve essere sempre piena.

Qualsiasi momento vuoto viene considerato sprecato e spesso i giudicanti finiscono col riempire anche quelle poche ore libere con altri impegni.

La loro testa non smette mai di fare piani e di cercare di rendere il più efficiente possibile la giornata, rendendo ogni ora sempre più produttiva.

Non stupisce quindi scoprire che spesso i tipi giudicanti si ritrovano frustrati con sé stessi per l’incapacità di inserire l’ennesimo lavoro o impegno nell’elenco delle cose che vogliono fare in una giornata.

I piani fatti in precedenza, inoltre, possono talvolta prendere più tempo del previsto, andando a occupare anche quel poco di tempo libero che i giudicanti si erano ritaglianti e provocando ancora più stress.

E, infine, non bisogna dimenticare la stanchezza: inserire troppi impegni durante la giornata può far arrivare decisamente esausti a fine giornata, andando così a rovinare il tempo libero rimasto.

E per un giudicante passare sul divano, sfinito, una serata in cui aveva organizzato un’uscita al cinema sarà ancora più frustrante!

2. Non sono in realtà così organizzati

Abbiamo continuamente parlato delle grandi capacità organizzative dei tipi giudicanti, senza però mettere in dubbio questo stereotipo.

Ma è così vero che le persone giudicanti sono ottime nell’organizzazione?
La risposta è sì e no.

I tipi giudicanti amano, come abbiamo già visto, sapere cosa faranno in ogni momento della loro giornata. Sono anche grandissimi fan di liste, agende e pianificazioni dettagliate.

Da questo punto di vista, quindi, sono decisamente organizzati!
Ma tutta questa pianificazione può rivelarsi inutile, o perfino controproducente o dannosa, se non è affiancata da un po’ di flessibilità.

Un giudicante si approccia alla propria giornata pensando, in un certo senso, di essere un robot, in grado di seguire tutte le istruzioni senza battere ciglio.

Visti da questo punto di vista, i giudicanti sono eterni ottimisti: pensano che tutto andrà sempre secondo i piani.
La realtà però è ben diversa e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.

Basta incontrare un po’ di traffico quando si sta andando al lavoro, e voilà, i piani sono andati in fumo e sono tutti da rifare, cosa che può provocare enorme stress in un soggetto giudicante.

Nella loro rigidità, inoltre, i giudicanti spesso dimenticano di prendere in considerazione la loro stessa salute mentale, rifiutandosi di modificare i loro piani anche quando questo li porterebbe a evitare stress fisici e mentali eccessivi.

Le priorità durante una giornata, infine, possono inoltre cambiare e la rigidità dei giudicanti, che vogliono seguire un ordine predeterminato, può portarli a trascurare ciò che è veramente importante.

3. Prendere sempre decisioni li stressa

Essere persone organizzate e amanti dei piani porta i giudicanti a essere anche bravissimi nel prendere decisioni.

Se questa caratteristica è sicuramente un vantaggio che non li fa tergiversare e li porta a raggiungere i loro obiettivi più velocemente di quanto farebbe un eterno indeciso come un percettivo, prendere sempre decisioni può avere un grosso peso emotivo per le persone giudicanti.

Ognuno di noi, infatti, sente il bisogno di allentare ogni tanto il controllo e di affidarsi ad altre persone.

Grazie alla loro capacità di prendere decisioni con facilità e di organizzare impegni, eventi o semplicemente uscite con gli amici, i giudicanti finiscono con l’essere visti dalle persone intorno a loro come quelli a cui affidarsi quando è ora di prendere decisioni.

In questo modo i giudicanti si ritrovano sempre in mano questo testimone, spesso associato allo stereotipo che li dipinge come persone con la mania del controllo.

In realtà, moltissime persone giudicanti sarebbero ben contente di delegare le decisioni a qualcun altro almeno qualche volta!

Il peso delle decisioni risulta inoltre particolarmente gravoso quando da queste decisioni dipendono altre persone.

In questo caso alla stanchezza mentale provocata dalla decisione in sé si aggiunge la preoccupazione di aver fatto la scelta giusta dato che da questa dipendono anche, ad esempio, amici e parenti. E se non tutti sono d’accordo sulla scelta fatta, lo stress aumenta ulteriormente.

Consigli utili per alleviare lo stress

Niente paura però, le persone giudicanti non sono condannate a una vita di stress senza tempo libero, senza flessibilità e senza la possibilità di delegare alcuna decisione.

Le caratteristiche uniche di questi tipi possono infatti essere usate a loro vantaggio, rispettando allo stesso tempo l’umano bisogno di riposarsi, di allentare la tensione e di non avere sempre tutto sotto controllo.

Ecco alcuni semplici consigli pratici da adottare per rendere le giornate meno stressanti senza rinunciare alla tanto amata organizzazione:

  • lascia uno spazio libero nella tua organizzazione giornaliera per gli imprevisti, così da non finire sopraffatto da tutte le cose che devi fare quando a queste si aggiungono degli impegni fuori programma;
  • prenditi cura della tua salute mentale e fisica dandoti il permesso di cambiare i tuoi piani e di rimandare impegni particolarmente stressanti;
  • concediti dei momenti di self-care lontano da impegni e lavoro per permetterti di rilassarsi senza preoccupazioni;
  • cerca di essere disponibile ad accettare gli imprevisti con curiosità e senza paura e preoccupazione: è spesso dagli eventi non pianificati che arrivano le sorprese più belle;
  • non avere paura di chiedere aiuto e di chiedere ad amici e parenti di prendere decisioni al posto tuo;
  • se hai amici o parenti percettivi osserva il loro modo di approcciarsi a impegni, pianificazioni e lavoro, potrebbero darti l’ispirazione di cui hai bisogno.

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Data pubblicazione: 31.12.2022
Aggiornato il: 02.01.2023 08:14:33