Il Modello Myers-Briggs

4 lettere per descrivere il mondo

Nessun Tipo è migliore degli altri. Ogni Tipo ha un suo Superpotere.

Alla base modello Myers-Briggs c'è la volontà di far sentire tutti parte di un qualcosa più grande. Già agli albori del modello, Isabel Myers-Briggs decantava come ogni Tipo fosse unico ed indispensabile nel contesto sociale.

L'MBTI (Myers-Briggs Type Indicator)

Il modello Myers-Briggs è basato sulle teorie dello psichiatra e psicoanalista Svizzero Carl Gustav Jung (1875-1961).
Il modello ed il relativo "Indicatore di Tipo" detto “MBTI” (marchio registrato), sono stati sviluppati verso la metà del 1900 da Isabel Briggs Myers e Katharine Cook Briggs (MBTI = Myers-Briggs Type Indicator).

Lo scopo principale del modello era quello di aiutare le donne a trovare il loro posto nel mondo del lavoro. Infatti, al tempo gli uomini erano occupati al fronte (Seconda Guerra Mondiale) e l’America aveva bisogno di una forza lavoro alternativa.

Ad oggi il modello MBTI è largamente usato in America, principalmente in ambito aziendale per la gestione delle risorse umane.
Tuttavia ne è riconoscuta la validità e l'ampio spettro di applicazioni, specialmente per quanto riguarda le relazioni interpersonali.

NOTA: senza il lavoro esemplare di Katharine Cook Briggs, probabilmente le teorie di Jung sarebbero passate inosservate ed avrebbero finito per essere dimenticate. Infatti, su scala internazionale, le teorie di Freud hanno avuto la meglio su quelle di Jung.
Freud e Jung erano contemporanei e molto vicini geograficamente (Austria e Svizzera). Il loro lavoro però era basato su teorie radicalmente diverse e la psicologia tradizionale ha preferito esplorare la versione di Freud piuttosto che quella di Jung.

La diversità è la nostra forza. Che vita piatta e senza senso sarebbe se fossimo tutti uguali... Angelina Jolie

Perché proprio 16...

Il modello MBTI è composto da 4 variabili indipendenti, ciascuna delle quali può assumere 2 valori distinti… il che dà origine a 16 combinazioni.

Ogni personalità è identificata da un acronimo univoco di 4 lettere (ISFT, ENTJ, INFJ, ...).

Secondo Jung, il comportamento di ogni individuo è caratterizzato dai seguenti aspetti:

  • Temperamento
    E' il modo in cui uno si relaziona con gli altri e può essere estroverso (E) o introverso (I).
    Dà origine alla dicotomia E - I.
  • Processo Percettivo
    E' il modo in uno percepisce il mondo circostante. La percezione può avvenire attraverso i sensi (S) o l'intuizione (N).
    Dà origine alla dicotomia S - N.
  • Processo Decisionale
    E' il modo in uno considera le informazioni rilevanti nel prendere decisioni. Uno può dare più peso ai sentimenti (F) o al pensiero/logica (T).
    Dà origine alla dicotomia F - T.

Basandosi su osservazioni empiriche e statistiche su molti soggetti, Isabel Briggs Myers ha aggiunto una quarta variabile al modello:

  • Preferenza Decisionale
    E' il modo in uno manifesta la propria personalità e prende le decisioni. Può essere giudicante (J) o percettivo (P).
    I tipi giudicanti tendono a mostrare la loro preferenza F/T (apparendo quindi empatici o logici) mentre i tipi percettivi tendono a mostrare la loro preferenze S/N (rimanendo dunque aperti a stimoli esterni e ritardando il processo decisionale).
    Dà origine alla dicotomia J - P.

Il modello MBTI è composto da 4 variabili indipendenti, ciascuna delle quali può assumere 2 valori distinti… il che dà origine a 16 combinazioni.

L'immagine qui sopra mostra come l'MBTI viene costruito ed applicato ad un campione della popolazione (cerchietti gialli).

  1. ripartizione S/N dell'intera popolazione;
  2. ripartizione F/T all'interno dei gruppi S and N;
  3. ripartizione E/I all'interno degli 4 gruppi (ST, SF, NF, NT);
  4. ripartizione J/P all'interno degli 8 gruppi (IST, ISF, INF, INT, EST, ESF, ENF, ENT).

Nella tabella seguente sono riportati gli acronimi per tutte le 16 personalità.

ISTJ ISFJ INFJ INTJ
ISTP ISFP INFP INTP
ESTP ESFP ENFP ENTP
ESTJ ESFJ ENFJ ENTJ

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con la decrizione del Tipo.

I limiti dell'MBTI

L'MBTI è bastato su un modello solido e che trova riscontro pratico nella realtà.
Il modello è stato ampiamente validato tramite la somministrazione controllata a centinaia di migliaia di soggetti.

Purtroppo il TEST che viene usato per determinare il tipo è di difficile somministrazione in quanto affetto dai seguenti problemi:

  • nel rispondere il soggetto può essere influenzato dalla pressione sociale;
  • nel rispondere il soggetto può essere influenzato dalle critiche che ha ricevuto dagli altri;
  • un soggetto non si comporta mai alla stessa maniera e per molte domande del test la risposta corretta sarebbe "dipende...".

Di conseguenza il test MBTI (quello ufficiali o tests simili) non è in grado di garantire risultati oggettivi... a meno che non venga somministrato da specialisti.

NOTA: recenti studi hanno dimostrato che la veridicità del test auto-somministrato sia inferiore al 50%. In altre parole, oltre il 50% dei soggetti che fanno il test da soli viene inquadrato nel Tipo sbagliato.

Questo ovviamente non fa altro che gettare fango sul nome dell'MBTI... ma non è il caso di buttare via l'acqua con il bambino.

Oltre l'MBTI

Un balzo in avanti è stato fatto verso la fine del 1900 quando John Beebe, analista Jungiano, ha teorizzato il modello delle 8 funzioni cognitive (teoria quindi molto recente).

Tale modello riconosce le stesse personalità dell’MBTI ma, essendo basato sulle 8 funzioni cognitive identificate da Jung, permette l’utilizzo di questa teoria per scopi di più ampia portata.

Le applicazioni più interessanti sono:

  • lo studio del comportamento
  • la compatibilità tra le diverse personalità e l’influenza della personalità nelle relazioni

Il modello ad 8 funzioni è così specifico e flessibile da permette un'interpretazione dettagliata del comportamento di ogni tipo di personalità, senza aver necessariamente studiato le descrizioni delle personalità del modello MBTI.